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L’ESTETICA DENTALE

L’odontoiatria estetica può offrire ai pazienti un nuovo sorriso, attraverso la sapiente combinazione delle diverse discipline in un percorso multidisciplinare personalizzato.

Quando sfogli una rivista di moda o assisti ad un programma televisivo ti capita di rimanere colpito dalla luminosità e dalla espressività di alcuni sorrisi?
Sei informato sulle tecniche a disposizione del dentista per migliorare il tuo sorriso? Pensi che siano sempre necessari trattamenti dispendiosi ed invasivi per ottenere un miglioramento apprezzabile?
Hai mai sentito parlare di “smile design” o di “lifting del sorriso”?
Esistono software che consentono una progettazione ed una pre-visualizzazione del risultato estetico delle terapie odontoiatriche e hanno lo scopo di migliorare la comunicazione con il paziente, individualizzando gli obiettivi e le strategie di trattamento.

Come valutare l’estetica dentale

Da tempo immemore sono state suggerite le linee guida per la valutazione dell’estetica del sorriso.

Esistono dei criteri oggettivi, che riguardano la disposizione degli elementi dentali in relazione al volto, alla cornice delle labbra, ai tessuti gengivali e alle strutture ossee (processi alveolari) che sostengono la dentatura.

Esistono poi dei criteri soggettivi, derivati dalla fisiognomica e tenuti in considerazione dal visagismo, che riconducono tratti anatomici (in questo caso aspetti morfologici degli elementi dentali) a specificità della sfera psico-emotiva dell’individuo.

Un sorriso deve essere unico ed irripetibile e nei limiti delle possibilità oggi offerte da tecniche e materiali deve essere costruito in completa armonia con le strutture e la dimensione emotiva del paziente.

Le cause principali di disestetismo

Un’estetica dentale non soddisfacente può essere dovuta a diverse cause:

  1. la più frequente è legata al colore o alla luminosità degli elementi dentali;
  2. la seconda è legata alla forma degli elementi dentari;
  3. la terza va imputata alla posizione occupata dagli elementi dentali nel contesto dell’arcata e della cornice creata dalle labbra e dal viso.

Sono ovviamente possibili situazioni in cui queste cause sono combinate in vario modo.

Come migliorare l’estetica dentale

Esistono varie strategie per migliorare l’estetica del sorriso e la scelta della strategia dipende dalle esigenze del paziente.

È bene precisare che la percezione del sé è estremamente soggettiva. Il desiderio di sottoporsi a trattamenti odontoiatrici per migliorare l’estetica del proprio sorriso deve nascere spontaneamente in un paziente e non deve essere indotto dal dentista.

Un sorriso deve essere unico, irripetibile ed in completa armonia con la dimensione emotiva del paziente

Mario Alessio Allegri

Gli operatori sanitari non hanno il diritto di sollevare questioni estetiche ad un paziente che si è presentato in visita per altri motivi. Il rischio di entrare in una sfera intima e vulnerabile è molto alto, con risvolti imprevedibili sulla psicologia e sull’autostima del paziente.

È invece dovere del dentista “accompagnare” il paziente lungo un percorso che avrà le seguenti finalità:

  1. individuare quali sono gli aspetti che causano la percezione di disestetismo nel paziente
  2. informare il paziente sulle tecniche e i materiali disponibili per soddisfare le sue specifiche richieste
  3. fornire una previsualizzazione del risultato finale
  4. proporre le soluzioni con minore invasività e massima reversibilità.  

Da quanto esposto sopra, si evince che non in tutti i casi i criteri oggettivi e soggettivi devono diventare necessariamente obiettivi di trattamento e che questi ultimi devono essere definiti con il paziente in modo personalizzato.

È possibile in linea di principio individuare l’approccio ideale da seguire per ognuna delle tre principali cause di disestetismo che abbiamo descritto nel paragrafo precendente. Illustriamo questo concetto con una tabella, per chiarezza e completezza.

sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale

Lo sbiancamento dentale è una pratica odontoiatrica estetica tra le più note e diffuse che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più chiari e luminosi.

I prodotti che vengono utilizzati per questa procedura contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e alle esigenze del paziente.

I sistemi di sbiancamento dovrebbero sempre essere effettuati sotto la supervisione di un odontoiatra o di un igienista dentale e possono essere eseguiti sia in studio (in-office bleaching) che a casa (home bleaching).

Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di OSSIGENO da parte dei perossidi nel momento in cui vengono posti a contatto con i denti. Le molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, rendendole dunque non più visibili.

Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, mentre non agisce sui restauri dentali.

Lo sbiancamento dentale professionale è una pratica sicura che non altera né rovina lo smalto dei denti e presenta, inoltre, una predicibilità di risultato molto elevata.

Alcuni denti, tuttavia, sono refrattari a questo trattamento. Gli elementi affetti da gravi discromie, come quelle dovute, ad esempio, all’assunzione, nei primi mesi di vita, di antibiotici (tetracicline soprattutto) possono non beneficiare di queste procedure.


Cosa sono le faccette dentali

Quando lo sbiancamento non è sufficiente a correggere il colore degli elementi dentali o quando sia necessario modificare la forma dei denti per rispondere alle esigenze estetiche del paziente, sono indicate le faccette dentali.

Si tratta di restauri indiretti, ovvero di manufatti realizzati in un laboratorio da un odontotecnico competente, che richiedono una minima preparazione degli elementi dentali e rigorose procedure di cementazione per “incollarli” ai denti.

Si tratta di restauri dentali minimamente invasivi che richiedono l’asportazione di pochi decimi di smalto e che, una volta cementati, formano un legame molto duraturo nel tempo con il dente o i denti trattati.

Nella maggior parte dei casi vengono realizzate in ceramica, ma altri materiali estetici possono essere impiegati per la loro realizzazione.

Prima di procedere al trattamento con questa tecnica, si ottiene una previsualizzazione dei risultati del trattamento mediante software dedicati che consentono di elaborare le foto del sorriso e della composizione dentale del paziente, in modo da definire virtualmente gli obiettivi del trattamento. Il paziente è parte attiva in questo processo e può esprimere il suo punto di vista in ogni fase. Il test definitivo viene chiamato mock-up e consiste nello stampare il progetto virtuale nella bocca del paziente mediante resine specifiche e mascherine guida in silicone. Questo consente al paziente di “vestire” le nuove forme dentali (e i nuovi colori) e di esprimere, con cognizione di causa, il suo giudizio sul trattamento proposto. Questa fase diagnostica è fondamentale perchè garantisce unicità all’esperienza che il paziente vive e al risultato che conseguirà a fine trattamento. 

Ortodonzia ed estetica dentale

Abbiamo affermato che la disposizione degli elementi dentali in relazione al volto, alla cornice delle labbra, ai tessuti gengivali e alle strutture ossee che sostengono la dentatura è fondamentale per l’estetica del sorriso.

In presenza di malposizioni dentali, l’unico modo di creare una composizione dentale armonica e gradevole è quello di spostare gli elementi all’interno dei processi alveolari, allineandoli e disponendoli in modo corretto in relazione alle strutture sopra elencate.

Questo è possibile mediante trattamenti ortodontici che possono variare dalla classica terapia fissa multi-bracket alle tecniche mediante allineatori, ovvero mascherine trasparenti che posizionate in una precisa sequenza spostano gli elementi dentali secondo un piano terapeutico prestabilito.

Correggere le malposizioni mediante restauri protesici è una pratica tanto diffusa quanto sconsigliata perchè creare uno spazio sufficiente al posizionamento di detti restauri porta inevitabilmente il dentista a dover ridurre i denti in modo molto invasivo.

L’ortodonzia deve sempre essere considerata un supporto fondamentale alla minima invasività dei piani di trattamento protesico-restaurativi e, come tale, soluzione terapeutica di prima scelta quando la causa del disestetismo risieda nella malposizione degli elementi dentali.

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Smile lifting: Correzione di colore e forma di un elemento dentale devitalizzato e restauri estetici dei denti adiacenti
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